Sezioni Unite : opposizione pignoramento presso terzi esattoriale e giurisdizione giudice tributario – Avv. Bruno Maviglia

Posted By contribuenteweb on Nov 29, 2018 |


Tra i motivi dell’opposizione sollevati dalla contribuente avverso il pignoramento presso terzi eseguito dall’agente per la riscossione viene dedotta, la decadenza della notifica della cartella esattoriale.

Deve essere, al riguardo, affermata la giurisdizione del giudice tributario in forza del condivisibile arresto di questa Corte che ha rilevato che

<< in materia di esecuzione forzata tributaria, l’opposizione agli atti esecutivi avverso l’atto di pignoramento asseritamente viziato per omessa o invalida notificazione della cartella di pagamento (o di altro atto prodromico al pignoramento), è ammissibile e va proposta ( ai sensi degli articoli 2 comma 1 e 9 e 19 DLGS 546/1992 , dell’articolo 57 DPR 602/1973 e dell’art. 617 c.p.c. ) davanti al giudice tributario, risolvendosi nell’impugnazione del primo atto in cui si manifesta al contribuente la volontà di procedere alla riscossione di un ben individuato credito tributario >>.

Al fine di individuare la giurisdizione rileva, principalmente, il dedotto vizio dell’atto di esecuzione forzata, cioè, nel caso di specie, la decadenza della notifica della cartella esattoriale (di natura tributaria), e non la natura di primo atto dell’espropriazione forzata (art. 491 cod. proc. civ.).

La soluzione compatibile con il rispetto del diritto di difesa, sancito dall’articolo 24 Costituzione , è data dal riconoscimento della facoltà per il contribuente di impugnare davanti al giudice tributario la cartella di pagamento (atto presupposto), congiuntamente all’atto di precetto (atto successivo), ai sensi dell’articolo 19 comma 3 DLGS 546/1992.

L’art. 19 comma 3 DLGS 546/92 prevede un’ipotesi d’impugnazione congiunta che consente di impugnare un atto autonomamente impugnabile “non conosciuto” unitamente al successivo atto notificato e, quindi, “conosciuto” al fine di farne valere eventuali profili di illegittimità; la eccepita decadenza della cartella di pagamento rende, quindi, il pignoramento impugnabile, unitamente alla cartella di pagamento, dinanzi alla commissione tributaria.

Cassazione Civile Sezioni Unite ordinanza n. 30756 del 28-11-2018

 

BRUNO MAVIGLIA
Avvocato

Foro di LECCE

 

contribuenteweb@gmail.com