L’ Ipoteca esattoriale è illegittima se non preceduta dal preavviso iscrizione .
La mancata costituzione in giudizio degli enti e soggetti controinteressati (nonostante la rituale notificazione dell’atto introduttivo ) consente di ritenere ammesse le circostanze non specificamente contestate in virtù del combinato disposto degli artt. 115 comma 1 codice procedura civile ed art. 1 comma 2 DLGS 546/1992.
In conseguenza è altrettanto pacifica l’omissione della notifica del preavviso di iscrizione ipotecaria .
In tema di riscossione coattiva delle imposte, l’Amministrazione finanziaria prima di iscrivere l’ipoteca su beni immobili ai sensi dell’art. 77 DPR 602/1973 (nella formulazione vigente “ratione temporis“), deve comunicare al contribuente che procederà alla suddetta iscrizione, concedendo al medesimo un termine – che può essere determinato in trenta giorni – per presentare osservazioni od effettuare il pagamento, dovendosi ritenere che l’omessa attivazione di tale contraddittorio endoprocedimentale comporti la nullità dell’iscrizione ipotecaria per violazione del diritto alla partecipazione al procedimento, garantito anche dagli artt. 41 , 4 7 e 48 della Carta dei diritti fondamentali della Unione europea, fermo restando che, attesa la natura reale dell’ipoteca l’iscrizione mantiene la sua efficacia fino alla sua declaratoria giudiziale d’illegittimità.
Con l’omissione del preavviso , il procedimento finalizzato all’ iscrizione ipotecaria impugnata ha subito uno sviamento ed è viziato per eccesso di potere nell’esercizio discrezionale dell’attività amministrativa.
L’atto impugnato viene conseguentemente annullato ai sensi dell’art. 21 octies comma 1 Legge 241/1990 (generalmente applicabile al procedimento tributario come previsto da Corte Costituzionale ordinanza n. 377/2007).
Commissione Tributaria Provinciale Genova sentenza n. 100 del 30-01-2018
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